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I thesauri tra cataloghi e Web
Firenze. Istituto degli Innocenti : 6 febbraio 2009
Porto i saluti e gli auguri del presidente del Centro nazionale di documentazione e analisi infanzia e adolescenza, Francesco Paolo Occhiogrosso e del coordinatore scientifico Valerio Belotti.
Esprimo piacere e soddisfazione personale per essere qui oggi perché qui ho imparato a conoscere ed apprezzare il mondo della documentazione e, per quanto ho potuto ho dato il mio contributo, in una logica multidisciplinare, all'organizzazione della conoscenza che ha trovato la forma nel Thesaurus italiano infanzia e adolescenza.
Non entro, per incompetenza manifesta, nel variegato e complesso mondo dei sistemi, degli strumenti e delle tecniche utilizzati nei più diversi ambienti per indicizzare il contenuto di documenti o materiali comunque essi strutturati o definiti (parole-chiave, soggettari, thesauri, strutture concettuali, tassonomie, schemi di classificazione, mappe concettuali...), anche se ammetto volentieri che nel mio lavoro di dirigente che si occupa di integrazione socio-sanitaria oltre che di infanzia e adolescenza ho avuto un buon sostegno dagli approcci e dalle risorse documentali.
In questo senso mi piacerebbe ascoltare gli autorevoli relatori di oggi sulle relazioni e sulle contrapposizioni, affascinanti e intriganti, tra i sistemi gerarchico-enumerativi e quelli analitico-sintetici per tentare di comprendere i rapporti tra un concetto di spazio come "posizione" e un concetto di spazio come "relazione" e le ricadute possibili di questi ragionamenti sulla vita quotidiana.
Sì, perché sono convinto, e penso di essere in buona compagnia in questa sala, che l'organizzazione della conoscenza (e quindi anche il Thesaurus che viene presentato) ha una connotazione che travalica i tradizionali ambiti bibliotecari e documentalisti. Se la caratteristica principale di un thesaurus è la capacità di facilitare la ricerca dei termini per mezzo di categorie generali esso è, al tempo stesso, espressione e promotore delle strutturazioni concettuali che sono alla base dei modi in cui si esprimono e si diffondono le idee (e quindi la conoscenza) in una società.
Nello specifico di questo Thesaurus mi chiedo: per la sua costruzione quanto ha influito la concezione e l'approccio culturale all'infanzia e all'adolescenza che c'è nel nostro Paese e, viceversa, come e quanto può essere utile per rafforzare una cultura che valorizzi i diritti e qualifichi le opportunità per quelli che Alfredo Carlo Moro ha chiamato significativamente "cittadini in crescita"?
La conoscenza (e quindi anche la sua organizzazione) non è sufficiente, è necessario applicarla. Io sono convinto che l'applicazione e l'apporto di questo Thesaurus alla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia non si debba esaurire con l'assegnazione di un soggetto a un libro, ma possa sostenere e accompagnare altri percorsi di organizzazione della conoscenza sui "cittadini in crescita" e di promozione concreta del loro presente e del loro futuro.
Se è vero quanto affermato da Immanuel Kant, che "le intuizioni e i concetti costituiscono gli elementi della nostra conoscenza, così non possono esserci concetti senza intuizioni e intuizioni senza concetti", mi piace terminare questo saluto suggerendo tre piste di ricerca che si possono collegare al Thesaurus italiano infanzia e adolescenza:
Buona giornata.
I thesauri tra cataloghi e Web. Saluto introduttivo / Stefano Ricci = (I thesauri tra cataloghi e Web : Firenze. Istituto degli Innocenti : 6 febbraio 2009) = (ISKO Italia. Documenti) — <http://www.iskoi.org/doc/thesauri0.htm> : 2009.02.10 -