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I thesauri tra cataloghi e Web
Firenze. Istituto degli Innocenti : 6 febbraio 2009
I thesauri, strumenti di controllo semantico utilizzati ai fini dell'indicizzazione e del recupero dell'informazione, sono chiamati a mostrare la loro efficacia e le loro potenzialità alla luce della sfida, oramai in corso da diversi anni, lanciata dal Web, dalle nuove tecnologie informatiche e, più in generale, dalle scienze dell'informazione. Come dimostra la pubblicazione della 4a edizione dello standard americano ANSI/NISO Z39.19-2005 Guidelines for the construction, format, and management of monolingual controlled vocabularies, e il più recente standard britannico BS 8723-2005/2008 Structured vocabularies for information retrieval, i vocabolari controllati e, in particolare, i thesauri devono confrontarsi con uno scenario profondamente mutato che chiede da un lato adattamenti al contesto digitale e dall'altro offre a questi strumenti la possibilità di dimostrare la loro versatilità.
Rispetto alle edizioni precedenti, i nuovi standard trattano in modo specifico di interoperabilità. Questo concetto, di cui si parla molto in questo momento anche negli ambienti della biblioteca, testimonia non solo che il dibattito sulla costruzione pratica dei thesauri, sulle implicazioni teoriche che da questa derivano, e sull'utilizzo concreto da parte degli utenti si gioca in un contesto prevalentemente "informatico", ma dimostra anche che è necessario sviluppare sistemi di dialogo ed integrazione tra strumenti per il recupero dell'informazione sia per motivi di ottimizzazione economica sia per l'information retrieval nell'ambito del Web.
Il crescente ricorso ad Internet come strumento utilizzato per la ricerca dell'informazione e, più in generale, la diffusione del documento digitale (nato o reso digitale) richiede quindi, proprio alla luce dei problemi legati all'interoperabilità semantica, l'adozione di strategie per la gestione delle eterogeneità delle concettualizzazioni e delle loro rappresentazioni terminologiche con il fine di facilitare l'interscambio delle informazioni.
Tutto questo dovrebbe, quindi, riflettersi anche nella costruzione stessa del thesaurus. Se da un lato, infatti, esso dovrebbe garantire per ogni termine la rappresentazione degli elementi di stabilità semantica (soprattutto attraverso la relazione genere-specie), dall'altro dovrebbe essere anche garantita l'esplorazione di diverse prospettive di analisi del significato dei termini a partire dai nessi specifici che ogni contesto operativo attualizza. A questo proposito, fra l'altro, è auspicabile un incremento ed una maggiore articolazione delle relazioni semantiche trasversali (Related Terms) al fine di rappresentare in modo più efficace la rete di connessioni concettuali che caratterizzano ogni settore del sapere oltre a quelle gerarchiche-logiche, integrando in tal modo la funzione svolta dalla struttura ad albero del thesaurus. In termini applicativi, ciò dovrebbe migliorare la risposta alle esigenze poste dalla ramificazione dell'informazione nel Web.
Con la consolidata realtà dei cataloghi on line, le biblioteche, indipendentemente dal tipo di indicizzazione che utilizzano (precoordinata o postcoordinata) non possono sottrarsi a tutto questo e, come testimoniano, anche solo rimanendo nel contesto italiano, i numerosi esempi di thesauri che si stanno sviluppando in questo momento, molto lavoro si sta facendo per allinearsi al contesto che il Web ha contribuito a ridefinire nel settore dell'information retrieval. Due esempi, tra tutti, dimostrano questo: il Nuovo Soggettario della Biblioteca nazionale centrale di Firenze e il Liber database della Biblioteca per ragazzi "Gianni Rodari" di Campi Bisenzio.
Il Nuovo Soggettario è stato progettato già nella fase iniziale come strumento flessibile in grado di essere utilizzato in contesti differenti da quelli della biblioteca in cui nasce, ovverosia in ambienti documentari di vario genere (come le biblioteche specializzate, gli archivi, i musei, ecc.), dove l'unità di base non è rappresentata necessariamente dal libro e indipendentemente dal tipo di indicizzazione. In futuro, per permettere una maggiore versatilità dello strumento, il thesaurus del Nuovo Soggettario potrà essere integrato nell'OPAC per ampliare ancora di più le funzionalità del recupero.
Il Liber database, invece, introduce un'interessante novità in un ambiente di indicizzazione post-coordinata, mediante un sistema che permette il recupero dell'informazione per abstract usando i termini di un thesaurus sviluppato appositamente.
I thesauri, strumenti per l'indicizzazione e la ricerca delle informazioni nei cataloghi / Melissa Tiberi = (I thesauri tra cataloghi e Web : Firenze. Istituto degli Innocenti : 6 febbraio 2009) = (ISKO Italia. Documenti) — <http://www.iskoi.org/doc/thesauri5.htm> : 2009.02.24 -